Idealmente battezzato dal liutaio seicentesco Magnus Tieffenbrucker in un concerto nel prestigioso Palazzo Grimani di Venezia, ArciTrio unisce le curiosità di tre musicisti trentini: Pietro Prosser, Alessandro Baldessarini e Eddy Serafini. La irrinunciabile ricerca delle fonti, la loro trascrizione, l’adattamento di brani non originali al caleidoscopio sonoro del trio di liuti, costituiscono una stimolante sfida per i tre musicisti, che per questo utilizzano liuti rinascimentali di diversa taglia, arciliuti e tiorbe, in svariate combinazioni. Grazie alla sua particolarità sonora, ArciTrio da tempo si propone come band per l’accompagnamento di diverse formazioni (tra le altre: Cappella Rupertina, BonportiAntiquaEnsemble, Ensemble degli Affetti), ed è per questo invitato da vari festival e stagioni: Rovigo Musica Antica, Trento Musicantica, Stagione della Filarmonica di Rovereto, Nel Paese dei Barocchi, ecc. Attualmente ArciTrio, dopo A tribus testudinibus, proposta concertistica basata sulla variazione di brani vocali del primo ‘600, si sta dedicando ad un nuovo progetto di ricerca che vedrà la sua uscita verso la fine del 2021.

ArciTrio
estratto da: A. Falconiero: La Borga
S. Landi: Canzona detta l’Alessandrina
A. Falconiero: Corrente “La Mala Spina
F. da Milano: Canone 
B. Monzino: Contrappunto n.1
Rassegan stampa